lunedì 1 agosto 2011

Non è una questione di credere

Molto spesso mi dicono che è una questione di credere o di credenze, invece non lo è, il credere a qualcosa che presuppone il fatto che non si senta o sappia, vi faccio un'esempio, qualcuno di voi metterebbe in discussione l'esistenza della luce?, certo che no, la luce la "vediamo" o meglio attraverso la luce noi vediamo, possiamo vedere il sole, possiamo vedere la luce che si riflette sugli oggetti, che attraversa gli oggetti trasparenti creando delle "caustiche" sulla superficie di appoggio, non metteremmo mai in discussione un concetto così assodato e che "conosciamo", "sentiamo", ora rovesciamo la medaglia, prendiamo un non vedente dalla nascita e gli diciamo che la luce esiste, per lui sarà una questione di "fede", deve credere a quello che diciamo perchè non può farne l'esperienza diretta, per un problema fisico non può vedere la luce.
Per chi fa un'esperienza interiore, non è più questione di fede, perchè ne ha fatto esperienza e ora sà, chi sente le energie sottili, non può spiegare a parole quello che sente, ma nessuno riuscirà mai a metterlo in dubbio, in quanto quello che "sente", "percepisce", è vero come quello che vede, quello che fa la differenza è l'esperienza, quello è il nostro scopo, quella e la nostra missione, abbiamo questo veicolo materiale per quello, questo corpo è un veicolo, un'involucro, un contenitore, nulla di più e nulla di meno, certo a contenere un'essere multidimensionale non bastava una scatola qualsiasi, serviva qualcosa che ci aiutasse a raggiungere lo scopo, per questo il nostro contenitore è dotato di "sensori" per percepire il mondo esterno, di una "centralina" per gestire un veicolo tanto complesso, ma quello che non ci ricordiamo o che preferiamo dimenticare è che questo veicolo è anche dotato di un "pilota", abbiamo messo il pilota automatico, il risveglio sta nel tornare noi ai comandi, ad uscire da questa "ibernazione della coscienza forzata", siamo molto più di quello che si vede e di quello che possiamo vedere, pensarci come semplice corpo-mente è limitare la nostra natura.

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