Il tempo è illusione e questo ormai è assodato anche dalla scienza, il tempo è dinamico non scorre sempre allo stesso modo, si misura sempre allo stesso modo ma sono due cose diverse, ora il più grande inganno è quello del passato e del futuro, ma l'uomo condizionato dalla mente ha inserito anche il presente nel tempo, pensateci un secondo, stiamo facendo qualcosa ma dove stiamo pensando? nel passato o nel futuro, per essere al presente dobbiamo metterci l'attenzione, solo così siamo consapevoli di ciò che accade, solo così siamo noi che facciamo e non la nostra mente.
Il primo consiglio è quello di rallentare, osserviamo ogni sensazione e ogni azione che facciamo, vi accorgerete presto che il nostro modo di sentire cambia, perchè cos' facendo è l'essere che sente e non la mente che ci inganna.
Il secondo è quello di portare la mente al presente, pensando quello che state facendo in quel momento, la mente non può vivere nel presente non ha nulla da fare, così insieme alla mente svaniscono i pensieri, e senza pensieri la meditazione è semplice, il solo essere consapevole di ciò che si sta facendo è meditazione, e anche se sembra che non abbia effetto in realtà ci porta più vicini al nostro centro, senza la mente e l'intelletto, l'essere si esprime, e colui che fa diventa il fare, colui che compie l'azione diventa l'azione, e colei che pensa non c'e' più.
La vita è semplice e meravigliosa, la mente complica tutto, riprendete le redini della vostra mente e tutto sarà diverso, nuovo, gioioso e entusiasmante.
Buona vita
Sw Harish Rahasya
venerdì 5 agosto 2011
l'illusione del tempo, il presente oltre il tempo
giovedì 4 agosto 2011
1° Tecnica
1° Sutra
O radiosa, questa esperienza può affiorare tra due respiri.
Dopo che il respiro è entrato e poco prima che risalga, il beneficio.
O radiosa, questa esperienza può affiorare tra due respiri.
Dopo che il respiro è entrato e poco prima che risalga, il beneficio.
Una porta verso la conoscenza, il Tantra
Nel Vigyana BhairavavTantra, Devi il principio femminile ricettivo esemplificazione del discepolo si rivolge a Shiva il principio maschile, colui che sostiene e alimenta tutte le cose, perchè l'aiuti a comprendere più che a capire, "questo universo pieno di meraviglie"
In questo antico manoscritto sono elencate le 112 tecniche di meditazione che si possono utilizzare per sperimentere il Divino e risvegliarsi, il numero di 112 tecniche non è un numero a caso, in quanto ogni mente è diversa e molto spesso solo una su 112 fa al caso nostro, la parola d'ordine resta comunque il "provare" e lo "sperimentare" ossia fare esperienza, solo il leggere i Sutra o l'esecuzione della tecnica non ci porterà da nessuna parte, essendo delle indicazioni molto sintetiche quelle fornite da Shiva a Devi, grazie alla saggezza e alle spiegazioni del maestro Osho, anche per noi occidentali sarà possibile utilizzare queste tecniche, spiegate in maniera dettagliata nel libro dei segreti del mestro Osho e che verranno riportate su questo Blog affinchè possano essere bagaglio per l'umanità e mezzi per il risveglio.
Per illuminare un percorso servono delle lampadine funzionanti, la maggior parte di noi sono spente o bruciate, solo le lampadine accese fanno il loro compito, quello per cui sono state create, fare luce e permettere agli altri di vedere la strada, ogni lampadina accesa vuole accenderne un'altra o milioni di altre, affinchè il cammino sia sempre più luminoso e non ci sia neanche una possibilità di perdersi, di inciampare o di ingannarsi, questo è l'obiettivo di tutti i Maestri illuminati che hanno visitato il nostro mondo nelle varie epoche storiche o che lo visitano in questo momento.
Il Tantra è una tecnica che serve allo scopo, ci permette di ritrovare il nostro centro, e ritenendola una tecnica fondamentale inserirò una per una tutte e 112 le tecniche svelate da Shiva, affinchè ognuno di voi le possa sperimentare e trovare la propria strada.
Grazie
Sw. Harish Rahasya
In questo antico manoscritto sono elencate le 112 tecniche di meditazione che si possono utilizzare per sperimentere il Divino e risvegliarsi, il numero di 112 tecniche non è un numero a caso, in quanto ogni mente è diversa e molto spesso solo una su 112 fa al caso nostro, la parola d'ordine resta comunque il "provare" e lo "sperimentare" ossia fare esperienza, solo il leggere i Sutra o l'esecuzione della tecnica non ci porterà da nessuna parte, essendo delle indicazioni molto sintetiche quelle fornite da Shiva a Devi, grazie alla saggezza e alle spiegazioni del maestro Osho, anche per noi occidentali sarà possibile utilizzare queste tecniche, spiegate in maniera dettagliata nel libro dei segreti del mestro Osho e che verranno riportate su questo Blog affinchè possano essere bagaglio per l'umanità e mezzi per il risveglio.
Per illuminare un percorso servono delle lampadine funzionanti, la maggior parte di noi sono spente o bruciate, solo le lampadine accese fanno il loro compito, quello per cui sono state create, fare luce e permettere agli altri di vedere la strada, ogni lampadina accesa vuole accenderne un'altra o milioni di altre, affinchè il cammino sia sempre più luminoso e non ci sia neanche una possibilità di perdersi, di inciampare o di ingannarsi, questo è l'obiettivo di tutti i Maestri illuminati che hanno visitato il nostro mondo nelle varie epoche storiche o che lo visitano in questo momento.
Il Tantra è una tecnica che serve allo scopo, ci permette di ritrovare il nostro centro, e ritenendola una tecnica fondamentale inserirò una per una tutte e 112 le tecniche svelate da Shiva, affinchè ognuno di voi le possa sperimentare e trovare la propria strada.
Grazie
Sw. Harish Rahasya
lunedì 1 agosto 2011
Non è una questione di credere
Molto spesso mi dicono che è una questione di credere o di credenze, invece non lo è, il credere a qualcosa che presuppone il fatto che non si senta o sappia, vi faccio un'esempio, qualcuno di voi metterebbe in discussione l'esistenza della luce?, certo che no, la luce la "vediamo" o meglio attraverso la luce noi vediamo, possiamo vedere il sole, possiamo vedere la luce che si riflette sugli oggetti, che attraversa gli oggetti trasparenti creando delle "caustiche" sulla superficie di appoggio, non metteremmo mai in discussione un concetto così assodato e che "conosciamo", "sentiamo", ora rovesciamo la medaglia, prendiamo un non vedente dalla nascita e gli diciamo che la luce esiste, per lui sarà una questione di "fede", deve credere a quello che diciamo perchè non può farne l'esperienza diretta, per un problema fisico non può vedere la luce.
Per chi fa un'esperienza interiore, non è più questione di fede, perchè ne ha fatto esperienza e ora sà, chi sente le energie sottili, non può spiegare a parole quello che sente, ma nessuno riuscirà mai a metterlo in dubbio, in quanto quello che "sente", "percepisce", è vero come quello che vede, quello che fa la differenza è l'esperienza, quello è il nostro scopo, quella e la nostra missione, abbiamo questo veicolo materiale per quello, questo corpo è un veicolo, un'involucro, un contenitore, nulla di più e nulla di meno, certo a contenere un'essere multidimensionale non bastava una scatola qualsiasi, serviva qualcosa che ci aiutasse a raggiungere lo scopo, per questo il nostro contenitore è dotato di "sensori" per percepire il mondo esterno, di una "centralina" per gestire un veicolo tanto complesso, ma quello che non ci ricordiamo o che preferiamo dimenticare è che questo veicolo è anche dotato di un "pilota", abbiamo messo il pilota automatico, il risveglio sta nel tornare noi ai comandi, ad uscire da questa "ibernazione della coscienza forzata", siamo molto più di quello che si vede e di quello che possiamo vedere, pensarci come semplice corpo-mente è limitare la nostra natura.
Per chi fa un'esperienza interiore, non è più questione di fede, perchè ne ha fatto esperienza e ora sà, chi sente le energie sottili, non può spiegare a parole quello che sente, ma nessuno riuscirà mai a metterlo in dubbio, in quanto quello che "sente", "percepisce", è vero come quello che vede, quello che fa la differenza è l'esperienza, quello è il nostro scopo, quella e la nostra missione, abbiamo questo veicolo materiale per quello, questo corpo è un veicolo, un'involucro, un contenitore, nulla di più e nulla di meno, certo a contenere un'essere multidimensionale non bastava una scatola qualsiasi, serviva qualcosa che ci aiutasse a raggiungere lo scopo, per questo il nostro contenitore è dotato di "sensori" per percepire il mondo esterno, di una "centralina" per gestire un veicolo tanto complesso, ma quello che non ci ricordiamo o che preferiamo dimenticare è che questo veicolo è anche dotato di un "pilota", abbiamo messo il pilota automatico, il risveglio sta nel tornare noi ai comandi, ad uscire da questa "ibernazione della coscienza forzata", siamo molto più di quello che si vede e di quello che possiamo vedere, pensarci come semplice corpo-mente è limitare la nostra natura.
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